La mano e le sue avventure…
Quante volte ci è capitato di sentire amici e conoscenti dire ”ho un dolore al polso” piuttosto che ”ho dolore a questo dito”, “non riesco a chiudere la mano” oppure ancora “non riesco ad aprire bene le dita” ma anche “non riesco a prendere un oggetto”, ”se è troppo pesante (o leggero) mi cade”…
Qual è il problema?
La a mano è la parte del nostro corpo che ha i movimenti più fini in assoluto ed è dal polso che passa tutto quello che serve alla presa fine delle dita.
Nel polso infatti passa un po’ tutto quello che è all’interno della mano, quindi muscoli, tendini, vasi sanguigni.
In questo piccolo spazio del polso c’è un anello all’interno del quale passa tutto quanto detto prima e se questo anello malauguratamente si infiamma, sono dolori: la mano è veramente una cosa molto delicata.
Per fare un esempio, tra le varie patologie che può avere un paziente emiplegico, l’ultima funzionalità che recupera è proprio quella del movimento fine della mano, sempre che riesca a recuperarlo per il danno che ha avuto.
Se qualcuno viene da me con un dolore di questo tipo posso ad esempio avvalermi della terapia strumentale, come ad esempio la Laser terapia nel caso della Sindrome da Tunnel Carpale, che aiuta a sfiammare l’anulus, oppure posso utilizzare il kinesio taping che aiuta comunque a drenare i liquidi in eccesso e a far sì che il movimento sia in qualche modo sostenuto; oppure ancora si lavora in libertà del movimento, cioè si cerca di fare movimenti di stretching particolari sui muscoli specifici e sui tendini che sono ad essi collegati.
La mano è oggetto di grande attenzione tra le branche dell’ortopedia più specifica. Non è un caso, infatti che esista proprio la figura specifica di chirurgo della mano.
Non dimentichiamo, infine, che la mano è una delle parti del nostro corpo più importanti visto che ci permette, nel corso del suo corretto comportamento, il grado più alto di indipendenza e di autonomia.
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